mercoledì 8 maggio 2013

FALUN GONG IN AUSTRALIA

Lungo il South Bank di Brisbane li avevo visti meditare e praticare gli esercizi di  qigong nel pratino di fronte alla ruota panoramica. Vedere dei cinesi fuori da contesti commerciali è piuttosto insolito quindi mi ero fermata incuriosita a contemplare quelle formichine poco ortodosse. Ma è stato nella chinatown di Melbourne che mi sono ritrovata in mano il loro giornalino e li ho riconosciuti: i FALUN GONG, il movimento prima adulato poi perseguitato dal Partito Comunista Cinese (CCP), i seguaci di una filosofia di stampo buddista basata sui valori della Verità, Compassione e Tolleranza che mirano a conseguire uno stato di Altruismo, Consapevolezza e Salute fisica. Il Falung Gong a noi occidentali suona come una religione che insegna la spiritualità attraverso le tribolazioni della vita il cui scopo finale è ottenere l'illuminazione, scoprire la Via.
Ma il Falun Gong non ha una chiesa né una gerarchia, nessuno che chiede soldi. È solo una pratica resa popolare nel nord est della Cina a partire dal 1992 da Li Hongzhi e che inizialmente ha goduto dell'appoggio del CCP che gli riconosceva il merito di promuovere la pace e la rettitudine nella società cinese. Il problema è sorto quando un sondaggio ha rivelato che i seguaci del Falung Gong hanno superato di numero i membri del CCP e il Partito ne ha avuto paura. Ha temuto che la loro filosofia dilagante potesse avere più presa dell'ideologia comunista e, nel 1999 (pochi mesi dopo il sondaggio) ha blandito il Falun Gong dalla Cina.

Il giornalino distribuito all'ingresso della chinatown di Melbourne rivendica che oggi forse un milione di Falun Gong sono tenuti prigionieri in campi di lavoro cinesi dove vengono abusati, torturati e SISTEMATICAMENTE UCCISI. Infatti questi prigionieri di coscienza costituiscono il più grande SERBATOIO di ORGANI del commercio internazionale. Da vivi vengono catalogati sulla base dello stato dei loro organi vitali e, a loro insaputa, diventano potenziali 'donatori'. I cinesi si dichiarano capaci di soddisfare una richiesta di trapianto di organi in 1-4 settimane anziché negli 1-2 anni di 'naturale' tempo di attesa degli ospedali occidentali.
Quando un paziente richiede loro un organo, i medici cinesi non devono far altro che scorrere i dati del loro archivio ed individuare il 'donatore' falun gong idoneo e 'sacrificarlo'.
Ancora, se possibile, più tremendo è il fatto che, per limitare i casi di rigetto, GLI ORGANI VENGONO ESTRATTI DA CORPI VIVI che vengono uccisi successivamente all'estrazione.
Ogni anno DECINE DI MIGLIAIA di trapianti di organi vengono effettuati in China quando i donatori registrati sono solo poche centinaia.
Già dal 2006 si delineava chiaramente che il grosso numero di reni, fegati, cuori, cornee esportate su richiesta era sproporzionato e aveva una dubbia provenienza ma la comunità internazionale non ha ancora voluto affrontare la realtà.

Come afferma David Matas, difensore dei diritti umani internazionali, la speranza di fare affari con la Cina ammutolisce i governi e gli imprenditori privati mentre la necessità del visto inibisce coloro che si recano in Cina per motivi di studio.

COME AIUTARLI
Firmando una petizione per i medici contro la raccolta di organi (DAFOH) presso l'UN Segreteria Generale dei Presidenti degli Stati Uniti e Europei.

SIGN THE PETITION
www.dafoh.org

Per saperne di più:
www.falunau.org

giovedì 2 maggio 2013

HAI MENO DI 30 ANNI E SEI DISOCCUPATO? L' AUSTRALIA TI ASPETTA!

Molti giovani si trasferiscono in Australia per perfezionare il loro inglese, visitare il paese, divertirsi e fare esperienze lavorative MOLTO BEN REMUNERATE che consentono anche di portare a casa un po' di soldi. Si tratta di lavori semplici (come camerieri in bar e ristoranti, o come lavapiatti specie se l'inglese è ancora debole), anche nell'ambito informatico o a contatto con la natura (es raccolta di frutta e verdura) ma i soldi che si guadagnano sono tantissimi e si aggirano sui 1000 EURO ALLA SETTIMANA! Si pagano le tasse allo stato ma quando si rientra in Italia vengono rimborsate!
Trovare lavoro è abbastanza facile soprattutto nei luoghi lontani dalle città principali. Molti giovani si incontrano presso le fattorie del Queensland, lavorano la terra (usano anche il trattore!) e ricevono vitto e alloggio. Valeria, una mia ex studentessa, si trova proprio da quelle parti poiché, dopo un anno, se ci lavora per almeno 87 giorni le viene rinnovato il visto per un altro anno. A Valeria piace molto stare in fattoria e vivere l'Australia più selvaggia, lontana dalle città.
Oltre che in fattoria, il visto viene rinnovato anche se si svolge un'altra attivitá in cui la manodopera scarseggia: il lavoro in miniera! Di solito non si tratta di miniere sotterranee...
I più avventurosi potrebbero essere interessati al mio post:
COME DIVENTARE CERCATORE DI OPALE www.ingiroperlasia.blogspot.com

Se hai MENO DI 30 ANNI puoi entrare in Australia con un visto detto WORKING HOLIDAY VISA ottenibile velocemente in internet al costo di 365AUD (circa 300€) sul sito del governo australiano (www.immi.gov.au/visitirs/workingholiday)
Il WORKING HOLIDAY VISA si può richiedere una sola volta nella vita e permettere di vivere in Australia per un anno, studiare per un max di 17 settimane e lavorare a tempo pieno ma non più di 6 mesi nello stesso posto di lavoro. Garantisce assistenza sanitaria solo per i primi sei mesi.
Con questo visto molti giovani si fermano a Sydney o Melbourne per qualche mese dove fanno un corso di inglese e iniziano a lavorare. Dopodiché, con le amicizie fatte, viaggiano, si spostano e cercano lavoro da qualche altra parte. Se intendono fermarsi oltre l'anno dovranno cercarsi un lavoro in fattoria.

Se hai PIÙ DI 30 ANNI (non c'è limite max di età) l'unico modo per rimanere in Australia a lungo è tramite uno STUDENT VISA che prevede la frequentazione di corsi linguistici, professionali o universitari, avendo la possibilità di lavorare per 40 ore ogni due settinane. Questo tipo di visto costa 535AUD (circa 450€) e non offre assistenza sanitaria (quindi occorre farsi un'assicurazione privata).
Le iscrizioni a scuole e corsi inoltre sono piuttosto costose ma ripagabili con i proventi dell'attività lavorativa.

Visitare l'Australia come abbiamo fatto noi richiede un TOURIST VISA gratuito (valido per tre mesi) comprensivo di assistenza sanitaria che si può richiedere sul sito del governo australiano:
www.immi.gov.au