Wow! Oggi siamo letteralmente impazziti per Brisbane!
Abbiamo gonfiato le ruote delle bici dei cugini, che giacevano abbandonate in garage dalla nascita del secondogenito, e ci siamo spinti giù per la discesa verso la città a tutta birra! Ho rischiato di finire sotto una macchina appena uscita dall'ingresso di casa poiché ho guardato dalla parte sbagliata, dopodiché ho optato per il marciapiedi e così ha fatto Mauri! Le automobili filano a scheggia pur nel rispetto di ogni segnale stradale! Dopo la discesa è arrivata anche la salita ma le marce della mountain bike di Sarah me l'hanno resa fattibile. Un po' guardando la cartina, un po' consultando i pedoni e un po' a casaccio siamo arrivati sul fiume e da lì abbiamo saputo orientarci per andare verso il centro. A causa dei numerosi giorni di pioggia e delle inondazioni a nord, il BRISBANE RIVER ha un colore simile a quello delle acque del Gange e dalle sue rive si gode una vista strepitosa sulla città. Lo spettacolo più bello lo abbiamo goduto percorrendo la riva sud, il SOUTHBANK, appunto. Bellissimi caffé e ristorantini raffinatissimi aperti con vetrate sul fiume ci hanno guidato fino alla cosidetta STREET BEACH, spiaggia di strada. Wow! Tra un ristorante e un caffé si allunga un'enorme piscina dalla forma irregolare, con vasche di diversa dimensione e profondità ma tali da sembrare un'unico specchio d'acqua con un lato sabbioso e con pratini e piazzole per stendersi e prendere il sole. Con le nostre bici, senza accorgercene, ci siamo trovati tra gente in costume a prendere il sole e a nuotare. Accaldati dalla bicicletta come eravamo, abbiamo davvero rimpianto di non avere messo sotto il costume da bagno!
Erano tanti i giovani sdraiati al sole e allora mi è venuto in mente che dovevano essere tutti stranieri visto che Sarah mi ha raccontato che gli Australiani fin da piccoli subiscono una grande lavata di cervello sui danni alla pelle causati dal buco nell'ozono dei cieli tropicali. Mi ha fatto molta impressione fare questa scoperta: gli australiani, che hanno le spiaggie più belle del mondo, non si stendono al sole?
A ripensarci, in piscina c'erano alcune persone, probabilmente anziane, che nuotavano completamente coperte, come le donne musulmane. Ma realizzo solo ora che stavano probabilmente proteggendosi dal buco dell'ozono!
Abbiamo gonfiato le ruote delle bici dei cugini, che giacevano abbandonate in garage dalla nascita del secondogenito, e ci siamo spinti giù per la discesa verso la città a tutta birra! Ho rischiato di finire sotto una macchina appena uscita dall'ingresso di casa poiché ho guardato dalla parte sbagliata, dopodiché ho optato per il marciapiedi e così ha fatto Mauri! Le automobili filano a scheggia pur nel rispetto di ogni segnale stradale! Dopo la discesa è arrivata anche la salita ma le marce della mountain bike di Sarah me l'hanno resa fattibile. Un po' guardando la cartina, un po' consultando i pedoni e un po' a casaccio siamo arrivati sul fiume e da lì abbiamo saputo orientarci per andare verso il centro. A causa dei numerosi giorni di pioggia e delle inondazioni a nord, il BRISBANE RIVER ha un colore simile a quello delle acque del Gange e dalle sue rive si gode una vista strepitosa sulla città. Lo spettacolo più bello lo abbiamo goduto percorrendo la riva sud, il SOUTHBANK, appunto. Bellissimi caffé e ristorantini raffinatissimi aperti con vetrate sul fiume ci hanno guidato fino alla cosidetta STREET BEACH, spiaggia di strada. Wow! Tra un ristorante e un caffé si allunga un'enorme piscina dalla forma irregolare, con vasche di diversa dimensione e profondità ma tali da sembrare un'unico specchio d'acqua con un lato sabbioso e con pratini e piazzole per stendersi e prendere il sole. Con le nostre bici, senza accorgercene, ci siamo trovati tra gente in costume a prendere il sole e a nuotare. Accaldati dalla bicicletta come eravamo, abbiamo davvero rimpianto di non avere messo sotto il costume da bagno!
Erano tanti i giovani sdraiati al sole e allora mi è venuto in mente che dovevano essere tutti stranieri visto che Sarah mi ha raccontato che gli Australiani fin da piccoli subiscono una grande lavata di cervello sui danni alla pelle causati dal buco nell'ozono dei cieli tropicali. Mi ha fatto molta impressione fare questa scoperta: gli australiani, che hanno le spiaggie più belle del mondo, non si stendono al sole?
A ripensarci, in piscina c'erano alcune persone, probabilmente anziane, che nuotavano completamente coperte, come le donne musulmane. Ma realizzo solo ora che stavano probabilmente proteggendosi dal buco dell'ozono!
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