martedì 5 febbraio 2013

POETICA HSIPAW

Hsipaw, sulle montagne a nord di Mandalay, ci accoglie con la pioggia! La raggiungiamo con 7 ore di autobus da Mandalay con l'intenzione di compiere un tracking in moto fino al paese di Namhsan, convinti che la cittadina di per sé non abbia nulla di particolare da offrire. Quindi quando a causa della pioggia optiamo per un tracking tranquillo nei dintorni del paese, ci stupiamo nello scoprire così tante cose belle! Prima passeggiamo un po' lungo il placido fiume in cui si specchia la città e poi su fino a una cascata un po' povera d'acqua e infine ci fermiamo per un ottimo frullato di frutta nel giardino della dolce Mrs Popcorn. L'attempata generosa signora, al frullato aggiunge un piatto di cocomero, uno di mandarini e uno di stuzzichini salati, fatti forse con i pop corn del suo orto: fa sempre piacere lasciarsi coccolare!

Attraversiamo una campagna piena di piccoli stupa antichi - detta PICCOLA BAGAN - alcuni dei quali davvero suggestivi e, compenetrati come sono dalle piante, ricordano piuttosto i templi di Anghor. Ci avviamo poi verso il monastero del Buddha di bambù, nostro previsto punto di arrivo. Un giovanissimo monaco ci fa cenni di seguirlo e poi ci lascia soli in uno stanzone immenso, tutto in teck, di fronte ad un Buddha alquanto singolare: forse di mille anni forse molti meno ma comunque costruito con una tecnica parecchio inconsueta, a base di pezzi di bambù, ricoperti, naturalmente, di foglie d'oro. Che atmosfera accogliente e avvolgente sento anche dentro questo monastero! Fa venir voglia di raccogliersi e crogiolarsi in se stessi! Magari sarò monaca in una'altra vita! (O lo sono stata in una vita precedente!)
Riprendiamo il cammino verso il villaggio lungo i binari della ferrovia e poco dopo rimaniamo piacevolmente colpiti da..qualcosa che sembra lana ma invece... sono noddles stesi al sole! Bianchi e leggeri volteggiano nell'aria fresca della sera. Siamo infatti nei pressi di una fabbrica e dopo aver fatto cento foto alle geometrie disegnate dalle file di questi spaghetti bianchi di riso - piatto base della cucina asiatica - entriamo a visitare i macchinari per la produzione industriale: esattamente come quelli per fare le tagliatelle in casa, solo giganteschi! Il proprietario è molto felice di mostrarci tutte le fasi della lavorazione ed è orgoglioso di farci sapere che nutre tutto lo Shan State.

É quasi il tramonto quando riprendiamo il sentiero della ferrovia e, in prossimità di un ponte, ci imbattiamo in ragazzini che giocano con gli aquiloni!
Questa bella giornata meglio non poteva terminare! Ci fermiamo ad ammirare la maestria con cui riescono a governare il volo dell'aquilone dipanando e avvolgendo il filo da enormi spole. C'è poesia in ogni movimento delle loro mani, in ogni volteggio degli aquiloni!
Facciamo due chiacchiere con alcuni uomini che come noi osservano i voli, poi scendiamo dai binari e ci avviamo verso l'accogliente MR CHARLES GUESTHOUSE.

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