Arrivati alla stazione di Ajmer, dopo aver messo giù i bagagli in attesa del treno della sera verso il sud, abbiamo contrattato un passaggio in risciò fino al tempio islamico più importante della città che contiene la tomba del santo sufi Khwaja Muin-ud-din Chishti. Non sapevamo che i 2 km di strada che portano al tempio fossero in salita e quando siamo arrivati il pover uomo grondava di sudore dalla fronte e dal mento, nonostante Mauri fosse sceso a spingere il risciò un paio di volte. La compassione e anche il senso di colpa ci hanno indotto a dargli quasi il doppio di quello che avevamo pattuito. Il tempio islamico, visto da occhi occidentali, appare come una fruttuosa occasione per spillare soldi ai pellegrini musulmani. Si comincia fuori dal tempio dando dei soldi a chi guarda le scarpe, poi dentro il tempio c'è un vero e proprio mercato per comprare fiori, dolci e frutta da offrire al sufi (che apparentemente ha gli stessi gusti degli dei hindu!) e un pozzo dei desideri pieno di cartamoneta. C'è anche l'Heaven's Gate, la porta del paradiso, piena di lucchetti per non so quale motivo ma che richiede una donazione. Infine, prima di uscire, si riceve una benedizione con un passaggio di scopa sulla testa per 10rupie! Se dal punto di vista antropologico il tempio è sicuramente interessante, dal punto di vista artistico non offre nulla di ché.
La strada della città vecchia che porta al tempio è un bazar pieno di gente e di poveracci a cui manca un arto o tutti e due, che mendica soldi specialmente a noi, unici con la pelle del color della ricchezza.
Abbiamo mangiato in un ristorantino sulla strada delle ottime uova strapazzate alla cipolla (nella sacra Pushkar anche le uova erano bandite dai menu!) e abbiamo acquistato due tappetini per dormire in treno questa notte.
Da Pushkar a Ajmer abbiamo preso un autobus locale e, come al solito, eravamo gli unici turisti ma... che meraviglia essere seduti vicino a un vecchio seguace di Shiva! Era felice di farsi fotografare insieme a me e mi faceva mostrare le foto ai suoi amici! Mi sta piacendo sempre di più questa India così aperta e socievole, curiosa e generosa, gentile e protettiva, subito pronta a ricambiare il tuo sorriso!
Adesso siamo sul treno per Indore, 550km a sud, una notte di viaggio in 2nd sleeper. Facciamo immediatamente amicizia con i compagni di scompartimento poi stendiamo i nostri nuovi tappetini che ci faranno da materasso e ci auguriamo di farci una bella dormita!
Nessun commento:
Posta un commento