sabato 3 novembre 2012

JAIPUR

Caotica Jaipur! Le aspettative che ci proiettavano nel rosa, il colore del 'benvenuto', tra colori sgargianti e giardini pensili si è smaterializzata tra la polvere della strada, alzata dal sorprendente numero di veicoli che si affollano lungo Mi Road, la via centrale, quella dei negozi delle grandi firme che porta ai tre ingressi dell' Old City, quella sì rosata. La città vecchia è un quadrilatero piuttosto esteso pieno di bazar e laboratori artigianali dove si producono stampi in legno, si lavorano il marmo e la pietra e si mercanteggiano pietre dure e tessuti. Al suo interno ospita edifici di un certo pregio patrimonio dei maharajà che si sono succeduti nella città.
Il Rajasthan è terra dei Rajput, popolo guerriero figlio della luna del sole e del fuoco, coraggiosi e fieri a tal punto da non poter accettare di essere soggiogati e preferire invece lo jauhar, il suicidio di massa affrontando il nemico in abiti color zafferano.  Quando sono arrivati gli inglesi hanno preferito scendere a patti con loro per poter continuare a godere dei propri privilegi, incuranti del popolo che viveva in condizioni estreme. Tuttora il tasso di alfabetizzazione è solo del 65%, al di sotto della media nazionale.

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