Con il treno delle 7.45 da Margao (Mangaun), unico treno possibile da Goa, siamo arrivati ad Hospet alle 3 del pomeriggio, viaggiando comodamente in 2nd sleeper per soli 365 ripie in 2 (5€). Abbiamo poi preso un risciò che con 100 rupie ci ha portati fino ad HAMPI. Abbiamo trovato facilmente un alloggio, visto il numero di guesthouse semivuote.
Devo ammettere che Hampi - nel cuore dello stato della Karnataka - sede della dinastia dei Vijayanagar che per due secoli, il XIV e il XV, ha dominato su tutto il sud dell'India, ha un fascino speciale. Della città reale, di cui i viaggiatori portoghesi del XVI secolo raccontavano che l'oro colava a fiotti e che l'imperatore soleva gettare manciate di pietre preziose ai suoi soldati dopo ogni vittoria, sono rimaste le preziosissime rovine.
In un paesaggio surreale, Hampi ti accoglie in fondo a una discesa dominata da un altissimo e suggestivo tempio. Sulle colline intorno, i raffinatissimi tesori artistici e architettonici dei palazzi reali e dei più di 400 templi sono in netto contrasto con la miseria spesso nera in cui versano gli abitanti del luogo. Nonostante il sempre più crescente numero di guesthouse, non esiste uno spirito imprenditoriale tale da riuscire a migliorare sostanzialmente le condizioni di vita. Le famiglie vivono in case con il tetto di paglia o sotto tende o lamiere, tutte senza acqua corrente e con l'elettricità limitata alle ore diurne. Nemmeno il telefono prende. I bimbi dopo la scuola vendono banane seduti nella polvere, cartoline e mappe dei siti davanti ai templi o giocano nelle pozzanghere e tra i rifiuti. Gli adulti e i vecchi tagliano le canne da zucchero nella giungla o seminano il riso nei campi aperti.
Il colorato Bazar della città costituisce un'oasi di ristoro per i viaggiatori, con ristorantini e guesthouse e l'occasione di noleggiare una bici o una moto. I locali si spostano prevalentemente a piedi o su carri tirati dai buoi. Non ci sono automobili, la benzina costa tantissimo, quasi il doppio che a Goa. Tipo 1,40€. Noi abbiamo noleggiato dapprima due bici, poi un motorino perché in bici le salite sotto il sole si fanno malvolentieri.
Rovine di templi e di palazzi sono disseminate ovunque e quasi tutte presentano sculture e bassorilievi di così grosse proporzioni e così ben leggibili da essere un vero piacere per gli occhi. Il tutto immerso in una vegetazione strepitosa che alterna prati verdi di risaie e canne da zucchero a palme da cocco e banane. All'interno del perimetro del palazzo reale si trovano intatte le stalle per gli 11 elefanti del re: 11 spazi a misura d'elefante in un lungo edificio a cupole.
Tra le tante cose strepitose che abbiamo visitato, ciò che mi ha colpito di più, oltre al famoso carro di pietra con le ruote che girano e al tempio con le colonne che suonano (se strofinate con le mani), è stato il LOTUS MAHAL, palazzo delle donne, di sofisticato buon gusto, e le balaustre riccamente scolpite.
Domani lasciamo Hampi per tornare verso il mare. Resteremo in Karnataka, sulla costa appena sotto Goa, dove si racconta ci siano spiagge bianche e deserte, bordate da palme da cocco: GOKARNA.
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