giovedì 27 dicembre 2012

TANJORE E LA GENTE DEL TAMIL

Tanjore, antica capitale di lustro tra le più popolate del mondo attorno al XV secolo, non ci è piaciuta. Anche se dello sfarzo del passato rimangono molte traccie nelle numerose ville trasandate, nelle rovine degli alti marciapiedi che costeggiano le strade e soprattutto nel grande tempio che l'Unesco, facendone proprio patrimonio, ha fatto ristrutturare, in questa città, più che in ogni altra, balza all'occhio il contrasto tra il luccichio dell'oro delle numerosissime moderne gioiellerie a due o tre piani e la fatiscenza, il sudiciume di tutto il resto.
Tanjore, nonostante i decrepiti marciapiedi, è una cittadina in cui andare a piedi è pericoloso a causa del traffico intenso creato da ogni tipo di mezzo. Ed è pure dannoso per la salute a causa della polvere e dello smog che si respira.

Il BRIHADISHVARA TEMPLE non ha retto il confronto con il tempio di Madurai e, nonostante l'indubbio pregio delle sue sculture e dei suoi altorilievi, non è riuscito a stupirci! Persino i pellegrini indiani monocromatici, dopo aver espletato le pratiche devozionali mattutine, hanno dimostrato più interesse per noi che per quello che gli stava intorno! Ancora una volta, questi indiani provenienti da luoghi fuori dalla rotta della maggior parte dei viaggiatori, sono attratti da noi, non ci tolgono gli occhi di dosso, ci fotografano di nascosto con i loro cellulari di prima generazione e vogliono essere fotografati da noi! Ecco il nostro reportage:




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