martedì 11 dicembre 2012

GOOD BYE GOA

Stasera lasciamo Goa, dopo 7 giorni di riposo ci rimettiamo in marcia. Viaggeremo tutta la notte e tutta la mattina successiva e alle due del pomeriggio, se il treno non ha ritardo, saremo a Cochi , forse in tempo per vedere lo spettacolo di kathakali, della tradizione teatrale del Mahabarata.
Il viaggio è molto lungo ma avremo una cuccetta in 2nd sleeper e magari con l'aiuto di CONTROL 1, riuscirò a dormirlo quasi tutto!

Domenica ho trascorso l'intero pomeriggio con Elena, la mia vecchia amica di Mantova! Ci sembrava di esserci viste poco tempo prima nella sua casa di Milano ma appena ci siamo guardate in faccia, abbiamo realizzato che erano passati almeno 10 anni! Che buffo rincontrarci proprio in India! Elena mi ha raccontato, tra le mille cose, di avere trascorso il Diwali a casa di un indiano, amico di un suo amico, di avere mangiato e pregato insieme alla sua famiglia. Una bellissima occasione per avere un contatto un po' intimo con una famiglia indiana. Peccato che qualche giorno dopo lui le abbia sottratto un pacco di banconote da 500 rupie dal borsellino!

Stasera prima di partire siamo andati a cena con Fulvio e un'amica spagnola che rimane a Goa per lavorare come massaggiatrice Shiatsu fino a quando ha racimolato i soldi per tornare a Barcellona. Ci ha parlato della Birmania in toni entusiastici e ora non vediamo l'ora di partire per questa nuova esperienza, anche se ci restano ancora 20 giorni in India, di cui una settimana presso il SIVANANDA ASHRAM YOGA che non sappiamo quello che ci riserverà.

Ci auguriamo tante belle cose ancora da questa India un po' stramba verso la quale in questi giorni nutriamo dei sentimenti contrastanti. A volte qui le cose semplici diventano difficilissime!
Ieri abbiamo sprecato una giornata intera per l'acquisto del biglietto per il treno di oggi e per spedire un pacco in Italia. Dalla mattina alla sera abbiamo fatto l'impossibile senza combinare nulla, se non una serie di litigi con tutti! Credo che l'India sia il solo paese dove per spedire un pacco occorra andare a farselo confezionare su misura da un sarto! E che in stazione a servire una fila di 50 persone in mezz'ora (a Margao, non si sa perché, la vendita dei tatkal  è prevista solo di mezz'ora anziché un'ora) ci sia solo un'unico sportello aperto che serve NON SEGUENDO L'ORDINE D'ARRIVO ma dando la precedenza a chi evidentemente elargisce dell'extra.
Infatti pare che a Goa le cose funzionino come a COSA NOSTRA. Sono le batchich a governare le dinamiche del dare/avere cittadino. Commercianti, ristoratori, ambulanti e spacciatori hanno rapporti anomali con la polizia e probabilmente questa politica influenza anche altri ambiti.
Di fatto non siamo riusciti ad avere il biglietto che volevamo - ce ne hanno venduto un altro che impiega 5 ore in più - e solo stamattina abbiamo spedito a casa 4kg di roba tipo la guida della Lonely Planet dell'India del nord che faceva solo peso nello zaino, e altre cose senza valore e utilità spendendo la bellezza di 25€, quando ci avevano fatto un preventivo per un terzo di quell'importo.

Episodi come questi ti fanno venire un'attacco di voglia di andartene in Thailandia che, rispetto all'India, sembra abbia conosciuto sia il Risorgimento che l'Illuminismo!




1 commento:

  1. ma allora qui stiamo diventando indiani: per rinnovare la carta d'indentinta' coda di 50 (tutti extra). ci torno domani. vedo che anche li e' opportuno non fidarsi troppo degli amici degli amici. ma quella giovanotta in foto e' bella mingherlina! falle mangiare delle bistecche alla john wayne. quando hai qualche minuto rispondimi.
    mauri, anche se ti metti in testa un turbante ti beccano che non sei di li'.

    luca con la neve

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