La STUART HIGHWAY prende il nome dal primo viaggiatore bianco che nel 1862 si è avventurato in mezzo al nulla per affrontare l'imprevedibile bush dell'OUTBACK, percorrendolo da Adelaide fino a Darwin: John Mc Douall Stuart. Il percorso è stato arduo e Stuart ce l'ha fatta al suo terzo tentativo.
Oggi la strada è lunga 3006 km ed è tutta asfaltata e, sebbene non sia particolarmente ampia, è facilmente percorribile. È consentito viaggiare fino a 110 km orari, in qualche tratto anche fino a 130. Considerato il bassissimo passaggio di mezzi, l'unico reale pericolo è rappresentato dall'attraversamento degli animali, soprattutto dopo il tramonto e principalmente di canguri.
Tuttavia c'è chi viaggia di notte e gli incidenti non sono infrequenti come attestano le numerose carcasse di automobili trovate lungo il percorso. Ci è piaciuto fotografarle, le abbiamo trovate esteticamente belle e ci hanno tenuto compagnia. Inoltre, oltre ad essere un efficace monito per gli automobilisti, mi piace pensare che qui, in queste terre sacre, si ergano a simbolo della battaglia tra natura e società, tra sacro e profano, in cui ogni tanto, anche il più forte viene distrutto. Il canguro muore ma il mezzo irruente dell'uomo moderno viene disintegrato.
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