Entriamo nel parco nazionale che sono le 4 del pomeriggio: abbiamo due ore di luce prima di trovarci un posto per la notte e decidiamo di affrontare un trekking di due ore verso ARKAROO ROCK per vedere una grotta con pitture rupestri aborigene.
Questo parco naturale era terra degli ADNYAMATHANHA ma su di essi non riusciamo a scoprire nulla, così come non sappiamo nulla della loro storia e della loro cultura, ci pare di capire, tramandata oralmente.
Delle due ore previste, impieghiamo solo un'ora e un quarto per un giro ad anello così abbiamo il tempo per trovare un bel posticino per dormire fuori dal parco (all'interno è vietato). Siamo letteralmente circondati da canguri che ci spiano di nascosto o ci attraversano la strada inaspettatamente. Ne troviamo morti a decine lungo i bordi della strada, vittime di automobilisti. Dobbiamo guidare con molta accortezza. Finalmente troviamo un luogo nel bush ideale per la notte, nascosti dietro a piante cespugliose. Che silenzio, che pace! Mentre aspettiamo che si cuociano le pennette in acqua insieme alla zucca, ammiriamo il cielo stellato e cerchiamo di orientarci nel deserto come facevano i marinai nei mari di questo emisfero: cerchiamo la croce del sud che sta sempre a meridione.
L'alba di un giorno stupendo ci sorprende in questo angolo remoto del globo e grazie a questo ci alziamo con entusiasmo nonostante siano solo le 6 del mattino. Abbiamo puntato la sveglia di buonora perché partiamo per un 'bushwalking' di tre ore fino al WANGARA LOOKOUT. Il sentiero, dapprima pianeggiante ed ombreggiato, poco a poco sale e scopre il cielo blu che ben si combina con il verde degli alberi e il rosso del selciato in cui grosse pietre creano gradoni naturali. In un'ora e trenta siamo sulla cima di una montagna, nel mezzo di una splendida valle circondata da una cortina di monti e di colline punteggiate da cespugli, pini ed eucalipti su uno sfondo di terra rossa.
Alle dieci siamo di nuovo sul camper e, dopo il solito caffè di mezza mattinata preparato con la moka regalata dalla zia Rita, partiamo per il giro del parco fermandoci qua e là per godere del panorama o per correre dietro a qualche bestiola. Scopriamo infatti che, oltre ai willaby e ai canguri, nel parco ci vivono gruppi di struzzi e, se
ci incantiamo di fronte alla grazia dei balzi dei canguri, ci sbellichiamo dalle risate vedendo correre gli struzzi: sulle zampe alte e lunghe ancheggiano un sederone pieno di piume sembrando ballerine di can-can!
NOTE PER IL VIAGGIATORE
Sebbene l'ingresso al parco comporti un biglietto dal costo di 10$ a veicolo, a noi non è stato chiesto nulla nemmeno quando ci siamo rivolti all'ufficio informazioni del parco per chiedere consigli per pianificare un itinerario di visita.
La strada sterrata all'interno del parco è percorribile anche con un 2WD (mezzo con due ruote motrici) ma è piuttosto fastidiosa: noi dopp 30km siamo tornati sull'asfalto. Se si ha tempo a disposizione però credo che valga la pena pazientare.
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