Adelaide è una città dilatata nello spazio con strade molto larghe ed edifici ben distanziati che un po' disorientano il visitatore. Trovare un ristorantino dove mangiare nella zona di NORTH ADELAIDE - come ci consigliava la guida - si è rivelato impegnativo vista la nostra stanchezza e la distanza tra un posto e l'altro.
Solo il giorno seguente, dopo aver dormito indisturbati ai margini del bel BOTANIC PARK, troviamo un paio di stradine centrali più raccolte, piene di negozi, giocolieri e musicisti che ci ricordano - molto da lontano - la vivacità di Melbourne. Solo che qui le persone più originali sono donne vecchiotte con i capelli colorati e vestiti sgargianti o bambini prodigio in esibizione. Ad Adelaide non c'é molto da visitare: facciamo un giro al SOUTH AUSTRALIAN MUSEUM e diamo un'occhiata alla sezione degli aborigeni dove, tra le altre cose, ci colpisce il fatto che mentre gli inglesi vivono in Australia da soli due secoli e fanno i padroni di casa, gli Aborigeni che ci vivono da 50.000 anni sono o si sentono intrusi ed emarginati.
Sono le 2 del pomeriggio quando riprendiamo il viaggio verso le Flinders che si trovano a poco più di 400km a nord di Adelaide.
Percorriamo chilometri e chilometri di strade drittissime in mezzo a un deserto piatto e dorato di campi coltivati a frumento che sono, a tratti, interrotti da filari di pini con palchi cespugliosi e chiome abbondanti.
La miniera di rame di KAPUNDA è proprio lì, in mezzo al nulla, in-the-middle-of-nowhere. Facciamo un giro di un km e mezzo attorno ad un cratere dalle sfumature del rosso e del verde e ringraziamo Mauri per averci convinti a fermarci qui.
Una coppia di canguri ci guarda passare dal bordo della strada. Sono poche le automobili che percorrono Kapunda Road, credo molte preferiscano la strada che passa un po' più a ovest ma noi stiamo seguendo le indicazioni di un navigatore non aggiornato e stasera ci piace cosî, nonostante il ritardo sulla tabella di marcia.
Un cartello recita BURRA CREEK e BURRA GORGE, il fiume e la gola di Burra: sterziamo, la notte la passeremo qui. Il posto è affollato da roulotte a traino e da mezzi attrezzati a camper di australiani in giro per il week end o per molto più a lungo, come la coppia di pensionati a cui abbiamo chiesto un'informazione che se ne sta a zonzo tutto l'anno.
Ci cuciniamo una pasta ai broccoli e acciughe e facciamo due giri di Burraco prima di dormire il sonno dei dei giusti!
La mattina proseguiamo verso FLINDERS RANGES, 270 km a nord di Burra.
Attraversiamo il centro di PETERBOROUGH solo il tempo per procurarci una mappa dettagliata delle FLINDERS presso il centro informazioni ricavato all'interno di una locomotiva a ricordare il passato della cittadina legato allo sviluppo della ferrovia. Perdiamo una mezz'ora buona per recarci alla MAGNETIC HILL, la collina magnetica, dove NON sperimentiamo l'effetto d'attrazione della collina. Raggiunto ORROROO facciamo il pieno di benzina, di acqua e di gas da cucina. Dobbiamo prepararci al nulla che ci attende nelle Flinders e contiamo di fare il pieno di cibo a HAWKER, ultimo avamposto prima del parco nazionale. È domenica e troviamo l'unico negozio chiuso... Pazienza, per un paio di giorni sopravviveremo a pasta, zucca e formaggio!
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