Pur essendo di proporzioni modeste, ALICE SPRINGS è la più grande cittadina al centro dell'Outback del NORTHERN AUSTRALIA. Ci arriviamo di pomeriggio dopo aver guidato per circa 400km. Facciamo un rapido giro al centro informazioni per raccogliere qualche opuscolo sulla zona che vogliamo visitare. Anche qui c'è un National Park molto esteso con gole e montagne sassose dalle strane conformazioni di cui, con due giorni scarsi a disposizione, vedremo la parte ovest: il WEST MACDONNEL.
Alice Springs è l'ultima tappa del nostro viaggio in Australia ma anche dei nostri sei mesi di viaggio in giro per il mondo. È con un po' di tristezza ma anche con una certa euforia che affrontiamo queste ultime due giornate.
Dovremo riconsegnare il camper e tornare in possesso dell'alta franchigia prelevata sulla nostra carta di credito e potremo finalmente tirare un sospiro di sollievo perché TUTTO È ANDATO BENE. Nessun incidente per strada, nessun problema di sorta; con Paola e Ruggero ci siamo trovati straordinariamente bene ed è stato un piacere poter condividere sensazioni e scoperte con loro.
Notiamo immediatamente che la città è piena di aborigeni. In ogni angolo di strada, nei giardini, nei parcheggi della città ci sono gruppi o famiglie che bivaccano, magari cercano di venderti un dipinto o semplicemente ti chiedono dei soldi mentre si scolano una bottiglia di vino. Non sono affatto aggressivi o insistenti, anzi! Sono socievoli e, malgrado il loro aspetto preistorico, sono arrendevoli e addirittura teneri.
Usciamo dalla città per iniziare la visita del parco. Ci rechiamo ad ELLERY CREEK, ad una ottantina di km da Alice Springs perché sappiamo che si può campeggiare liberamente e forse avremo la possibilità di farci un bagno. Scopriamo che la zona è piena di pozze d'acqua e di opportunità di bagnarsi e forse da qui deriva il nome di Alice Springs: 'le sorgenti di Alice' (resta da capire chi è questa Alice...).
Ellery Creek è davvero incantevole e, nonostante ci arriviamo con gli ultimi raggi di luce, io e Mauri ci immergiamo nelle acque gelide ma rigeneranti del piccolo laghetto tra le montagne. È anche un'ottima occasione per darci una lavatina generale! Non sempre riusciamo a trovare una doccia prima di infilarci sotto le lenzuola!
Abbiamo sempre dormito in posti fantastici e spesso siamo da soli in mezzo alla natura: non abbiamo paura nemmeno qui anche se oggi in un bar dei cartelli informavano della presenza di dingos, i pericolosi cani selvatici.
Ci svegliamo prestino perché abbiamo voglia di fare un trekking di tre/quattro ore alla ORMISTON GORGE, il POUND WALK un giro circolare che si rivelerà particolarmente interessante solo nell'ultimo tratto, a sinistra dalla partenza dove giganteschi frammenti rocciosi fanno da sponde e da letto a un fiume rinsecchito. Le mosche sono tante e fastidiose anche in queste zone e rendono indispensabile l'uso della retina. Il percorso culmina in una bella pozza povera d'acqua. Pare che i pesci che di solito vivono nelle acque del fiume, durante la stagione di secca si rifugino in letargo sotto la sabbia in attesa di nuova acqua!
Per il pranzo ci dirigiamo alla GLEN HELEN GORGE, pochi chilometri a ovest dove troviamo il posto adatto per trascorrere un pomeriggio di sole e bagni (sì, anche qui c'è una bella pozza alimentata da un fiumiciattolo). Sotto sera ci avviciniamo ad Alice Springs fermandoci a dormire alla SIMPSON GAP con l'intenzione di visitare l'ultima gola la domattina prima di rientrare ad Alice Springs. È buio e siamo totalmente soli in mezzo al nulla. Udiamo un via-vai di automobili. Per la prima volta, dall'inizio di questa avventura, abbiamo un istinto di paura ma ci passa subito quando mescoliamo le carte per gli ultimi giri di burraco!
.
Nessun commento:
Posta un commento