Come vorrei avere 'Empathy' dei Mandalay nelle orecchie! Quel gruppo che evocava l'oriente mi piaceva così tanto!
Ce l'avevano descritta come una brutta città piena di smog e di polvere, la più grande città del nord dal nome bellissimo!
Lo smog di macchine, motorini e generatori e la polvere delle strade secondarie ancora sterrate, dei canali senz'acqua e dei fuochi a legna non aiutano certamente a dare atmosfera ai fatiscenti palazzi anonimi del centro di Mandalay. Nemmeno la geometria e i nomi delle strade aiutano a darle una fisionomia riconoscibile: sono parallele e perpendicolari, numerate come le strade di Manhattan.
No, Mandalay non si può certo dire bella ma, se la si guarda con un occhio chiuso, si riesce a intravedere una bellezza altra nei quartieri artigianali dediti alla produzione di zucchero o alla costruzione di manufatti in legno, di anfore di terracotta e nella zona lungo il fiume dove lunghe imbarcazioni caricano e scarico colorati bidoni di zucchero. È la bellezza della vita in progress, il ritmo frenetico del lavoro che scandisce l'operosa giornata birmana.
Qui tutto viene fatto a mano, senza l'ausilio di grandi macchine industriali e Mauri si incanta ad osservare le tecniche 'antiche' utilizzate dai muratori che tra l'altro non osservano nessuna regola di sicurezza mentre io mi stupisco nel vedere le donne trasportare sacchi di cemento sulla testa su per le scale a pioli di un palazzo in costruzione... o i ragazzini spaccare le pietre con il piccone...
A Mandalay siamo alloggiati al ROYAL GUESTHOUSE in una camera pulita ma senza bagno e senza aria, al costo di 17$. Non ci lamentiamo visto che assistiamo all'andirivieni di numerosi viaggiatori che non trovano un posto. Poi la colazione è lauta, sebbene non ai livelli del THE LITTLE INN di Inle Lake!
Noleggiamo una bici e seguiamo i consigli della Lonely Planet per un fruttuoso giro della città.
Seguiamo anche il suggerimento di un signore che ci indica il favoloso COFFEE HOUSE PANTHAKHIN (84/83#22) dove si mangia di tutto meravigliosamente, a prezzi per i locali e in free wifi!! Certo bisogna adeguarsi alle abitudini locali e mangiare salato di mattino e dolce di pomeriggio! Mauri, per esempio, che in questi giorni sta soffrendo un po' la fame perché fatica a soddisfare il suo appetito con il cibo locale, quando trova una pietanza che gli piace non guarda certo l'orologio: oggi per esempio, si è fatto uno squisito piatto di noodles giganti (tipo bigoli!) alle 10 del mattino!
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