È domenica e qui tutti lavorano. Nelle risaie, gruppi allineati si inchinano per la semina delle piante di riso al ritmo impartito dal caposquadra mentre più in là qualcuno timidamende azzarda un saluto. Sulla strada, una linea bordeaux di giovani monaci sfila lungo la via sostando davanti a due compagni il tempo necessario per svuotare il pentolino della questua mattutina. Più avanti donne e uomini lavorano alla costruzione di una nuova pavimentazione stradale, allineando pietre portate a mano, due per volta. I bambini lavorano come i grandi e a volte avranno sì e no 8 anni. Purtroppo ne abbiamo visti tanti anche nei giorni scorsi, anche nella fabbrica di mattoni, e non era domenica.
Gironzoliamo con una moto scoppiettante per la scenografica e ordinata campagna dello stato di KAYIN che ha Hpa-An come capitale e che da qualche tempo si è riappacificato con il governo militare centrale. Dalla pianura coltivata a riso, fieno e qualche indecifrabile verdura, emergono masse montagnose di poco più di 500m di altezza che al loro interno celano grotte trasformate in templi buddhisti, quindi piene di statue del Buddha in tutte le posizioni. Quando è seduto con le gambe incrociate è in meditazione, quando è sdraiato ha raggiunto il nirvana, la non-vita, la pace.
La grotta più bella è senz'alcun dubbio la SIDDAM CAVE che raggiungiamo lungo una spettacolare campagna di terra rossa. L'interno della grotta è adornato da buddha kitchissimi, poi si apre in spazi ampi come quelli di una cattedrale, lunghi e insinuosi che a percorrerli impieghiamo una ventina di minuti, grazie alla sola luce della torcia di Mauri. Alla fine sbuchiamo davanti a un placido laghetto con anatroccoli! Su un lato, dei barcaioli sono in attesa di riportarci all'ingresso del tempio sulla loro lunga barchetta ricavata da un solo pezzo di legno. Così, lentamente, attraverso un placido paesaggio da sogno, solchiamo le acque immobili di una via d'acqua tra le risaie poi entriamo in una grotta bassissima e riemergiamo tra altre risaie e poco dopo siamo a destinazione. Unico suono quello di una specie di spaventapasseri fatto di due pezzi di bambù che cozzano tra di loro.
Visitiamo un monastero importante per aver ospitato il monaco che, con più fervore, si è opposto al Governo durate la Rivoluzione Zafferano del 2007, la cui salma, dopo la sua morte, è stata trafugata dai militari. Il monastero ha una forma bizzarra ed è ricavato attorno ad un'alta roccia in mezzo a un lago, meta di pellegrinaggio e luogo-simbolo dello Stato, oggi anche set ideale per fotografie folkloristiche.
Ultima tappa del nostro giro in moto un tempio in una grotta nei pressi di un altro laghetto. 'La vera ricchezza di questo paese è l'acqua' ha osservato Mauri, ed in effetti riso, verdure e pesce - alla base della cucina birmana - qui non possono certo scarseggiare.
Il tempio è doppio in quanto è formato da due grotte unite da una fila di statue di monaci lunga centinaia di metri che ci ha ricordato la linea bordeaux di stamattina lungo la strada: abbiamo concluso la nostra giornata in maniera circolare!
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